domenica 7 giugno 2009

VITA DI SAN CALOGERO

La storia di San Calogero è davvero strordinaria. Per scampare alla persecuzione dei cristiani nell'Africa settentrionale il Santo approdò in Sicilia insieme a San Gregorio e al diacono Demetrio.
Successivamente raggiunse le zone più interne dell'isola evangelizzando con grande coraggio la fede cristiana. In tal modo, però, si attirò l'odio dei nemici del Vangelo. Demetrio e Gregorio vennero catturati, mentre Calogero, si rifugiò sul monte Kronio a Sciacca, dove usando le acque delle terme minerali guarì miracolosamente alcuni infermi. Per tale motivo a Sciacca sorge oggi uno dei maggiori santuari dedicati al Santo taumaturgo.
Presto l'ammirazione dei fedeli di San Calogero crebbe e si diffuse in ogni angolo dell'isola. San Calogero, poi, raggiunse varie città della Sicilia, tra cui Agrigento, dove, secondo la tradizione, si fermò presso una grotta nella quale oggi sorge il Santuario a lui dedicato.
Negli ultimi anni della sua vita il Santo fu costretto a non allontanarsi dal monte Kronio perchè si era gravemente ammalato.
La storia narra che una cerva che gli forniva il latte, dopo essere stata ferita da un cacciatore, lo condusse nella grotta. Questi si rese conto, con immenso dolore, di avere procurato al povero vecchio eremita un danno irrimediabile. L'uomo decise allora di restare accanto a San Calogero per curarlo e quando il Santo spirò, venne sepolto presso la grotta dove fu edificata una chiesetta che è divenuta meta di pellegrinaggio da parte di fedeli.

Ogni anno il vescovo di Agrigento apre i festeggiamenti benedicendo l'abito dei frati a lui devoti: una tunica bianca che reca sul petto "la pazienza", cioè lo stemma nero del Santo.

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